DentaleCovid 19: Una crisi anomala

Covid 19: Una crisi anomala

Covid 19: Una crisi anomala

Le crisi precedenti, e in particolare quella del 2008-2013, si sono sempre generate per un collasso del sistema economico o finanziario a livello macroeconomico, avendo un impatto sia sulle imprese (ad esempio con la stretta creditizia) sia a livello sociale soprattutto con l’aumento della disoccupazione. Infine, chiaramente, tutto questo ha avuto un impatto sull’economia reale, ovvero sull’economia delle famiglie, producendo un forte calo della domanda.

In questo caso non è così, il sistema economico e finanziario è (ma ormai meglio dire “era”) solido, con un paese in piena ripresa e i fondamentali positivi. Quella che si è presentata d’improvviso, a causa della necessità di distanziamento sociale, è stata una crisi delle interconnessioni, ovvero l’impossibilità di approvvigionarci e di vendere prodotti e servizi. Premesso che il paese produce circa 100 miliardi all’anno di PIL, è chiaro che fermando circa il 60% dell’attività produttiva lo shock economico sarà enorme, ma l’origine è di tipo esogeno al sistema, una sorta di enorme congiuntura abbattutasi sul mondo.

[…]

È fondamentale accettare il fatto che non ritroveremo più l’odontoiatria che abbiamo lasciato a marzo: il sistema organizzativo sarà diverso, i pazienti saranno diversi e certi costi aumenteranno. Se non si passa attraverso l’accettazione di questo cambiamento sarà difficile questo vero e proprio “reset” dell’attività odontoiatrica.

Lo studio dentistico possiede tre importanti capitali: il proprio know-how clinico, la propria organizzazione (intesa come struttura, tecnologie, insieme di persone, processi e “clima”) e il proprio bacino di pazienti (idealmente tutte le persone curate negli ultimi 3-5 anni rappresentano il mondo di riferimento di uno studio “tradizionale”). Diverso è per l’odontoiatria corporativa, più orientata alla comunicazione di marketing e alla generazione di nuovi pazienti. Oggi quasi più del 75% del fatturato di uno studio dentistico, aperto da almeno 5 anni, è generato da pazienti “conosciuti” cioè curati in passato o appartenenti alle famiglie di pazienti, quindi, occorre mantenere e fidelizzare questo grande tesoro rappresentato dai pazienti curati in passato.

In questa logica, tre sono le fasi da affrontare e la prima, di pura sopravvivenza, è la resistenza.

[…]

Leggi l’articolo intero qui: ARTICOLO SU DENTALTRIBUNE