Le scuole private di lingua rappresentano un mondo a parte rispetto alle altre strutture di formazione scolastica. Attraverso una raccolta approfondita di informazioni e dati di mercato, 12 interviste in profondità a dirigenti scolastici e 120 interviste a insegnanti di scuole private di tutta Italia, Key-Stone ha fatto luce sullo scenario e le tendenze, descrivendone le dinamiche, i modelli di organizzazione e le logiche di business, con un particolare focus sui criteri di adozione dei libri di testo, su incarico di un’importante casa editrice.
Se la scuola è tuttora il principale canale di apprendimento delle lingue straniere (86%), aumentano i soggiorni all’estero (17%) e la frequentazione di corsi e/o lezioni non scolastici è seguita dall’11% di coloro che studiano inglese, mentre l’8% si definiscono autodidatti.
La storia della maggioranza delle scuole di lingua private inizia per lo più circa cinquanta anni fa, quando la preparazione inglese della scuola italiana era estremamente limitata, per cui l’esigenza di corsi specifici, metodi efficaci e docenti madrelingua era molto sentita. Con l’istituzione del Liceo Linguistico Statale (anni 80) e l’introduzione dell’inglese nelle elementari, il livello dell’utenza si eleva, gli insegnanti più esperti provano ad aprire una propria scuola, aumentando la competitività. Successivamente, la diffusione su larga scala di Internet e l’espansione dei mercati creano un’ulteriore necessità, soprattutto nei settori aziendali, di competenze linguistiche specializzate. Oggi, in un mondo che diventa sempre più competitivo, l’attenzione si sposta sulle certificazioni: il livello di conoscenza della lingua deve essere standardizzato e corrispondere a un punteggio riconoscibile e comparabile.
Pur con questi obiettivi pressoché standardizzati, ascolto e conversazione sono tuttora i valori distintivi rispetto all’offerta formativa pubblica. Le scuole private fanno della presenza di insegnanti madrelingua un loro punto di forza, e aumenta la tendenza a creare momenti conviviali, di aggregazione e divertimento in lingua. Di conseguenza, anche gli strumenti e le tecnologie di supporto ricercate sono quelle capaci di simulare il più possibile la realtà (voci autentiche, rumori di sottofondo, ecc.).