Quella che oggi chiamiamo “crisi” è probabilmente un cambiamento epocale dal punto di vista sociale e degli stili di vita, non semplicemente una riduzione del livello dei consumi. Quando questi riprenderanno, la loro composizione sarà completamente cambiata.

Il futuro porterà tutti a vivere una sorta di sincretismo, che permetterà di mettere insieme sviluppo e limite, crescita e decrescita, consumo e sobrietà.

La sfida per il marketing sarà quella di inventare un consumo senza eccessi, misurato. Le aziende più evolute sapranno cogliere questa opportunità, ripartendo dal dialogo con il consumatore, con il territorio, con le comunità, con i gruppi locali.

E anche nell’ambito dell’alto di gamma, per la prima volta nella storia, il lusso comincia già ad avere una dimensione etica, nella connotazione di “lusso democratico”. Un concetto di lusso non più correlato al prezzo e neanche alla nicchia, ma all’esclusività della fruizione: perché temporanea, o in una location unica, o legata alla capacità di scegliere in modo critico.