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L’impatto della crisi sul settore dentale in Spagna, secondo una ricerca KEY-STONE – FENIN

Una nuova ricerca Key-Stone, in collaborazione con la Federación Española de Empresas de Tecnología Sanitaria (FENIN), indaga gli effetti della crisi economica nel settore dentale in Spagna.

I risultati della ricerca, analizzati alla luce degli aspetti sociali e macro-economici della crisi in atto (v. news Spagna, alcuni fattori fondamentali della crisi ) e confrontati con i costanti monitoraggi che Key-Stone effettua sui consumi delle cliniche dentali, mostrano uno scenario del comparto dentale spagnolo che risente in modo piuttosto mitigato delle congiunture negative, rispetto ad altri settori fortemente più in crisi.

La ricerca si è basata su un campione rappresentativo di circa 1200 cliniche dentali e l’analisi dei trend rispetto all’anno precedente si è focalizzata soprattutto valutando la tendenza di alcuni dei principali trattamenti della clinica e l’andamento complessivo.

Dalla ricerca Key-Stone si vede uno scenario del comparto dentale che risente in modo piuttosto mitigato delle congiunture negative, rispetto ad altri ambiti.

Circa il 70% dei dentisti intervistati dichiara di non aver subito particolari riduzioni della propria attività, il 24% lamenta una riduzione e l’8% ha avuto un aumento.

Macrotendenze

Questo dato rispecchia in parte la situazione del settore salute e dei servizi alla persona in generale, che in Spagna stanno soffrendo meno di altri la crisi.

Inoltre, nelle “piccole e medie imprese”, come le cliniche dentali, l’organizzazione, le politiche di efficienza ed efficacia, la capacità di gestione e la creatività del manager sono spesso preponderanti rispetto al contesto di macro mercato nel quale l’impresa opera.

Un’evidenza infatti riscontrata dalla ricerca è che sia la taglia dimensionale che l’anagrafica di una clinica influiscono sull’andamento del business:

  • – le strutture con tre o più poltrone riescono ad ottenere migliori performance, raggiungendo la cosiddetta “massa critica”, che permette loro di ridurre l’incidenza dei costi fissi e di proteggersi dalle intemperie, risentendo meno della crisi in atto o uscirne.
  • Segmentazione strutturale

  • – Risentono meno del contesto recessivo i dentisti più giovani e le cliniche aperte più recentemente. Ciò probabilmente anche in virtù delle politiche di sviluppo, doverose per chi non ha ancora un’attività “matura”.
  • Segmentazione demografica

  • – Sono gli ambiti della protesi e dell’implantologia, che prevedono maggiori investimenti da parte dei pazienti, a risentire della riduzione, con un andamento negativo per quasi il 30% degli intervistati. Sembra invece che l’area della conservativa stia subendo in modo più marginale la situazione recessiva in atto, con il 12% dei dentisti che dichiara un aumento, il 71% un trend stabile e solo il 17% una riduzione.
  • Trattamenti