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Italia: accelera la digitalizzazione degli studi dentistici, ma la trasformazione completa attende il cambio generazionale

Nel solo biennio post Covid, in Italia sono stati venduti oltre 6.500 scanner intraorali: di questi, la maggior parte è stata acquisita dagli studi dentistici per la prima volta; ciò suggerisce che la penetrazione della tecnologia negli studi potrebbe essere già superiore al 40%. Il trend di crescita relativo alle unità vendute in Italia è presentato nel grafico e la curva di sviluppo appare molto chiara, con un incremento notevole nell’ultimo biennio, con un tasso medio annuale (CAGR) del 38% negli ultimi sette anni

La tendenza verso un workflow digitale è iniziata con i laboratori odontotecnici 10-15 anni fa. Oggi, vediamo finalmente questo percorso di trasformazione digitale avvenire anche all’interno degli studi dentistici. Diventare uno “studio digitale”, però, non significa solamente possedere uno scanner intraorale, ma sfruttare appieno le tecnologie, creando un workflow totalmente digitalizzato.

La “Gen Z”, sarà la prima a essere totalmente incline alla dematerializzazione totale dei processi di lavoro degli studi dentistici ma, attualmente, o detiene ancora un basso potere decisionale nelle scelte di acquisto, o, quando possiede tale potere, spesso si confronta con mezzi economici limitati. È probabile che ci vorranno alcuni lustri prima che i professionisti appartenenti a questa generazione possano acquisire la piena autonomia decisionale e che rappresentino la maggioranza rispetto a coloro che gestiscono in modo più conservatore l’attività odontoiatrica.

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